STEALTHY FREEDOMS, QUANDO SI SCEGLIE IL CORAGGIO


Foto dalla pagina Facebook "Stealthy Freedoms of Iranian
Women"


Foto dalla pagina Facebook "Stealthy Freedoms of Iranian
Women"
Eccola, la poesia. Eccola nella bellezza delle donne iraniane che si abbandonano al vento, nella danza di questi veli che, smettendo d'un tratto di nasconderle, sembrano trasformarsi in ali di farfalla. In questi giorni, colta come da un senso intenso di gratitudine, immagino il vento come un amante appassionato, che ha atteso tanto per poter giocare tra i capelli di queste donne e ora può, finalmente, innamorarsi di tutte loro. 
Donne che non si abbandonano solamente al vento, ma anche al rischio. Il rischio che sempre corre chi sceglie il coraggio e non la paura, in un paese in cui le ragioni per avere paura esistono. La giornalista iraniana esiliata che ha invitato le donne dell'Iran a pubblicare una propria foto su Facebook, fermando "attimi di libertà rubata" liberandosi del velo, vive nel Regno Unito. Le iraniane che hanno abbracciato la sua splendida idea vivono invece in patria. Il presidente Rouhani si è espresso, fin dall'inizio del suo mandato, a favore di una moderazione della polizia religiosa impegnata nel controllo dell'abbigliamento. Tuttavia, il controllo esiste ancora, è tuttora prevista la detenzione per chi non rispetta l'obbligo di indossarlo e non mancano certo le manifestazioni pro-velo da parte di conservatori e conservatrici. Insomma, quando non ci pensano direttamente le istituzioni, c'è da fronteggiare l'ostilità di persone che incontri ogni giorno, che fanno parte della tua vita, che possono influenzarla. 
Non credo che le mie parole possano riflettere la nobiltà che vedo nel gesto di queste donne, il raggio di sole che vedo nella loro scelta di accettare il rischio in nome di qualcosa di più elevato: il cammino verso la libertà. La Civetta però, sempre in cerca di poesia tra le notizie che giungono dal mondo, oggi l'ha trovata. E l'unica cosa che può fare per ringraziare le donne di Stealthy Freedoms of Iranian Women è scrivere di loro, come in tanti stanno già facendo, come toccati dallo stesso vento che già ha scompigliato i loro bellissimi capelli. Il loro coraggio contiene in potenza la possibilità di trasformare il loro paese. Forse però, più che di trasformarlo, direi che si tratta di svelarne la bellezza, da troppo tempo obbligata a nascondersi. Non dimentichiamo che stiamo parlando della terra che ha visto la luce dei mistici sufi, l'intensità dei versi del grande poeta Rumi, le rime audaci della poetessa Forough Farrokhzad, capace, negli anni Cinquanta e Sessanta, di utilizzare la magia delle sue parole per affrontare il tema della libertà della donna di "godere del proprio corpo". 
La stessa bellezza è ancora lì. Solo, è offuscata, come se stesse, anch'essa, dietro... dei veli. Possa allora il vento, alleato di queste donne, trasformarli tutti in ali di farfalla. 
Foto dalla pagina Facebook "Stealthy Freedoms of Iranian
Women"

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