Memorie di Ishii, l'uomo che m'insegnò ad amare i violini


L'ultima volta che, da Londra, sono tornata a Cremona per qualche giorno, ho deciso di andare a trovare un uomo che non vedevo da molti anni: il liutaio Ishii Takashi, la prima persona che intervistai per il Corriere, un personaggio straordinario che dal Giappone era arrivato giovanissimo nella città di Stradivari per studiare l'arte di costruire i violini e i suoi segreti.

Purtroppo, ho avuto un'amara sorpresa. Ishii non c'è più, ma io, immersa nella mia nuova vita londinese, me ne sono accorta soltanto dopo due anni.

In sua memoria, voglio condividere l'articolo che a settembre 2012 uscì sul Corriere, in cui lui mi racconta quanto sia unico ogni violino, specie per lui che li realizzava soltanto dopo aver conosciuto e "studiato" l'individuo che l'avrebbe poi suonato. Proprio come coloro che costruivano, nel Paese del Sol Levante, le spade per i Samurai.

A voi il piacere di leggere le sue parole.


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